COME SARÀ IL 2023 PER LE IMPRESE ITALIANE

Cosa ci dobbiamo auspicare per questo 2023, che nasce sulle ceneri di un 2022, non proprio incantevole, come ci vogliano far credere. L’Europa cresce noi stiamo fermi, quando ristagna noi andiamo indietro, quando cade noi cadiamo di più. La produttività non cresce da venti anni. Di conseguenza, il reddito pro-capite ristagna. La popolazione invecchia, e i tassi di partecipazione al mercato del lavoro di giovani e donne rappresentano i minimi tra i Paesi sviluppati. Poche grandi imprese, pochi investimenti in ricerca e sviluppo, un Mezzogiorno che si distanzia sempre più dal resto d’Italia e d’Europa. Un sistema scolastico arretrato e immobile. Un gigantesco debito pubblico, il cui peso rischia di farsi insopportabile con il rialzo dei tassi d’interesse. Tutto questo lo conosciamo bene, ne abbiamo scritto, parlato, discusso. Ma… Ma c’è qualcosa che è accaduto più di recente, che non avevamo previsto e che tardiamo a capire. E, come sempre, le Circolare per il cose più interessanti si nascondono in quel che non capiamo. Pur con tutte le debolezze che abbiamo ricordato, qualcosa di positivo è successo. In quella che è stata chiamata la perma-crisi (parola dell’anno per il dizionario Collins, ormai entrata anche nel dizionario Treccani), la crisi permanente, fatta di shock finanziari e del debito pubblico prima, di pandemia da Covid-19 poi, infine da guerra in Ucraina e balzo nel costo delle energie fossili, improvvisamente siamo stati più volte costretti dai fatti a rivedere al rialzo le previsioni circa l’andamento dell’economia italiana. Mentre il dibattito pubblico era concentrato su come salvare l’Alitalia, sulla ‘rete unica’ delle telecomunicazioni, su come rendere di nuovo pubbliche le autostrade, quelle imprese hanno dovuto confrontarsi con la ‘perma-crisi’. Tante non hanno retto. Ma quelle sopravvissute sono state costrette a camminare sulle proprie gambe, che con l’esercizio si sono fatte più robuste e hanno loro consentito di correre. Qui sta il segnale di speranza per la nostra economia consegna all’anno nuovo. Ecco, volendo fare un augurio a queste imprese e agli imprenditori che ci hanno salvato dal disastro, auguriamo alle imprese di gestire la pressione fiscale, e i budget di spesa con attenzione in quanto il 2023, non sarà fatto di un percorso pieno di luce e speranza… Questo 2023 inizia con una quantità di novità per le imprese e contribuenti , assai rilevanti, abbiamo cercato di sintetizzare al massimo le maggiori novità. Per iniziare questo nuovo anno, vediamo di capire cosa dice la nuova legge di bilancio 2023 per contribuenti e imprese e sulle modalità del contezioso e definizione, , ravvedimento, adesione, conciliazione e regolarizzazione con l’amministrazione

PASSIAMO ORA A VEDERE LA LEGGE DI BILANCIO 2023

• Legge di Bilancio 2023: le novità in materia di definizione, ravvedimento, adesione,
conciliazione e regolarizzazione
• Verifica dei nuovi limiti per liquidazioni IVA trimestrale e contabilità semplificata 2023
• Novità per il pagamento dell’imposta di bollo sulle fatture elettroniche
• Pubblicazione delle erogazioni pubbliche ricevute nel 2021
• Anche nel 2023 divieto di fatturazione elettronica delle prestazioni sanitarie
• Possibile la fattura analogica nel 2023 anche per i forfetari con ricavi 2022 oltre la soglia
• La compensazione del credito IVA dal 1° gennaio 2023
• Dal 1° gennaio 2023 gli interessi legali salgono al 5%
• Nuova guida Assonime al Codice della crisi d’impresa
• Bonus pubblicità: entro il 9 febbraio 2023 l’invio della dichiarazione sostitutiva
• La registrazione degli incassi e dei pagamenti a cavallo d’anno nel regime “di cassa”
• Deducibilità compensi amministratori
• Limiti per la tenuta della contabilità di magazzino 2023
• Attenzione alla verifica dei limiti “de minimis”
• Le start-up “turismo”
• L’impatto economico del Superbonus 110% e il costo effettivo per lo Stato
• Le novità della Legge di Bilancio 2023
• Legge di Bilancio 2023: le misure di sostegno ai contribuenti

ACCERTAMENTO E RISCOSSIONE
Legge di Bilancio 2023: le novità in materia di definizione, ravvedimento, adesione, conciliazione e regolarizzazione
La Legge di Bilancio 2023 ha introdotto una serie di disposizioni che permettono ai contribuenti di definire con
modalità agevolate, e dunque in deroga alle regole ordinarie, la pretesa tributaria.
Le misure si riferiscono ad un ampio ventaglio di fasi dell’adempimento fiscale, che va dall’accertamento alla
cartella di pagamento, fino al contenzioso innanzi alle corti tributarie. È possibile usufruire di dilazioni dei
pagamenti dovuti e dell’abbattimento di alcune somme dovute al Fisco a titolo di aggio, di interessi, ovvero a
titolo di sconto sulle sanzioni.

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