Avvisi di pagamento Agenzie Entrate, “Raid contro le aziende”.
Intervista all’esperto | Il Sito di Firenze
L’aumento dei prezzi dei consumi si sta abbattendo su famiglie e aziende, costrette a mettere mano ai risparmi per pagare le bollette di gas e fare benzina alla macchina.
Una situazione paradossale che si abbatte su Italia ed Europa, alle porte della guerra tra Russia e Ucraina, proprio quando la pandemia da coronavirus sembrava essere moderatamente superata.
Abbiamo intervistato Massimo Manetti, dottore tributarista e titolare dello Studio Manetti Consulting, oltre che collaboratore del nostro giornale.
Buongiorno dottore ci eravamo lasciati parlando della ripartenza dell’economia e del rilancio delle aziende.
Dottore, com’è la situazione?
Incredibilmente grigia.
Perché?
La decadenza dalla rottamazione-ter rischia di diventare la miccia d’innesco che farà detonare i fallimenti. Ma al peggio come si sul dire non vi è mai fine, infatti questa la bomba è innescata proprio dall’Agente della riscossione.
Cioè mi spieghi meglio?
Il default riguarda almeno 500.000 mila imprese, pari al 46% dei contribuenti, che non sono state in grado di pagare le rate delle imposte pregresse e sospese a seguito della normativa emergenziale Covid-19. La situazione che è più allarmante è che , da qualche giorno, senza alcun cuscinetto e preavviso, si stanno vedendo notifcare a tempo di primato, via Pec, le intimazioni di pagamento del residuo dovuto, comprensivo di sanzioni e interessi, per essere venuta meno la rottamazione.
E quindi?
L’intimazione prevede il pagamento del debito entro 5 giorni, senza possibilità di dilazione o altre tolleranze. Confezionando questo modo di operare da parte dell’Agenzia della riscossione , si sta solo conclamando e decretando la morte delle imprese, e la distruzioni di migliaia di posti di lavoro, in modo scellerato ed indiscriminato.
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