Inoltro di denaro a familiari tramite bonifico: adempimenti fiscali
Oggi cerchiamo di capire come sia possibile l’invio di somme di denaro a familiari mediante bonifico bancario, la quale rappresenta una prassi diffusa. Ricordiamoci però che tale nostra abitudine potrebbe essere contestata dall’amministrazione finanziaria , se non eseguita in modo scrupoloso, e aggiungerei anche con un pizzico di zelo, al fine di dissipare ogni ragionevole dubbio nel caso di un controolo è bene adottare un comporatmento idoneo e trasparente, pertanto cerchiamo di vedere quale potrebbero essere le opzioni più sicure da adottare al fine di evitare contestazioni da parte dell’Agenzia delle Entrate, è opportuno seguire alcune specifiche linee guida.
1. Indicazione della causale:
Assumere la massima cura nella compilazione della causale del bonifico, specificando puntualmente la natura del versamento.
Evitare l’utilizzo di causali generiche (“aiuto”, “gentilezza”, “varie”), in quanto non forniscono adeguate informazioni circa il motivo del trasferimento.
- Optare per una causale descrittiva e univoca, che riporti la dicitura specifica in base al tipo di transazione:
- “Regalo”: per donazioni prive di aspettative di controprestazione.
- “Prestito infruttifero”: per trasferimenti di denaro con l’obbligo di restituzione, senza interessi.
- “Contributo per spese universitarie”: per il finanziamento degli studi del beneficiario.
- “Acquisto auto”: per specificare l’oggetto per cui il bonifico viene effettuato.In caso di bonifico a favore di un soggetto diverso dal coniuge o dai figli, è consigliabile includere il nominativo del beneficiario nella causale.
2. Rispetto dei limiti di importo:
Prestare attenzione ai limiti di importo previsti dalla normativa fiscale:
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- Entro 1.000 euro: non sono applicate imposte.
- Tra 1.000 e 30.000 euro: è applicata l’imposta di bollo di 2 euro.
- Oltre 30.000 euro: oltre all’imposta di bollo di 16 euro, si applica l’imposta sulle donazioni, con aliquota variabile dal 4% all’8% in base al grado di parentela tra donante e beneficiario.
3. Conservazione della documentazione:
Conservare con cura la documentazione relativa ai bonifici effettuati, al fine di poterla esibire in caso di controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Per i bonifici online, conservare la ricevuta telematica.
Per i bonifici disposti allo sportello, conservare la copia della distinta.
4. Adempimenti in caso di donazioni:
Per donazioni di importo rilevante, si consiglia di redigere una scrittura privata, seppur non obbligatoria.
La scrittura privata dovrebbe includere le seguenti informazioni:
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- Data del bonifico.
- Importo donato.
- Motivo della donazione.
- Generalità del donante e del beneficiario.
5. Adempimenti in caso di prestiti:
In caso di prestito infruttifero, è opportuno specificare tale dicitura nella causale del bonifico.
Si consiglia di concordare le modalità di restituzione del prestito, definendo:
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- Importo delle rate.
- Data di scadenza.
- Eventuali interessi applicati.La redazione di un contratto di prestito, seppur non obbligatoria, è consigliabile per tutelare entrambe le parti.
6. Riferimenti normativi:
Articolo 782 del Codice Civile: disciplina le donazioni di somme cospicue, richiedendo la presenza di un notaio e due testimoni.
Articolo 783 del Codice Civile: ammette la possibilità di donazioni senza la presenza di un notaio, a condizione che siano di “modico valore” e non determinino un impoverimento del donante.
7. Raccomandazioni:
In caso di dubbi o incertezze in merito agli adempimenti fiscali, è opportuno richiedere una consulenza specifica a un commercialista o a un avvocato.
L’Agenzia delle Entrate può effettuare controlli sui bonifici tra familiari, al fine di verificare la corretta osservanza delle norme fiscali.
8. Disclaimer:
Le informazioni fornite in questa risposta hanno carattere informativo generale e non possono essere considerate come una consulenza fiscale personalizzata. Per qualsiasi chiairmento puoi conttatarci.
Massimo Manetti Tributarista
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