La Perdite di esercizio, cause di scioglimento. Le modifiche al Codice Civile

 

Premessa Al fine di mitigare gli effetti e le disastrose conseguenze economiche prodotte dalla pandemiaCOVID-19, il Legislatore con il DL n. 23/2020, cosiddetto “Decreto Liquidità”, è intervenuto in maniera significativa: sulle perdite di esercizio; sulle cause di scioglimento delle società; sui finanziamenti soci. Come spesso accade, però, la fretta dettata dal momento ha portato all’introduzione di modifiche suscettibili a diverse interpretazioni. La problematica non è di poco conto, dato che nel diritto societario manca un soggetto come l’Agenzia delle Entrate che in materia tributaria fornisce le prime interpretazioni ufficiali delle nuove norme introdotte. Perdite d’esercizio e capitale sociale La normativa che disciplina le perdite di esercizio che superano per più di 1/3 il capitale sociale è contenuta rispettivamente: per le Spa negli artt. 2446 e2447 del Codice civile. Per le Srl negli artt. 2482-bis e 2482-ter del Codice civile. In ragione dell’impatto prodotto sul capitale sociale le perdite d’esercizio possono, inoltre, essere

suddivise in tre diverse categorie, ovvero:

  1. perdite d’esercizio non significative. Si pensi in tal senso a quelle perdite che dopo aver utilizzato le riserve disponibili a copertura, incidono sul capitale per un importo inferiore a 1/3 e non riducono il capitale sociale al di sotto del limite legale;
  2. perdite d’esercizio significative. Si faccia riferimento in questo caso a quelle perdite che impattano sul capitale sociale per oltre 1/3, ma non lo riducono al di sotto del limite legale;
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