Ristrutturazioni aziendali e Rischio d’impresa
Lo Studio Manetti ha come obiettivo l’offerta di servizi di alta qualità e lo persegue con una progettualità fondata su:
1) Attenzione alle reali necessità dei clienti, approfondendo i contatti e garantendo una differenziazione e personalizzazione delle risposte e delle soluzioni proposte.
2) Interscambio professionale continuo con altri professionisti, esperti nelle materie giuridiche, tecniche.
3) Costante aggiornamento dell’organizzazione.
Queste finalità sono raggiungibili grazie ad un network interpersonale che, pur nelle specifiche competenze, opera con modalità integrate e continui interscambi per ogni singola attività.
il grado e il modo del nostro operato e coinvolgimento dipendono dalle esigenze e organizzazione di ciascun cliente, ma in ogni caso non ci limitiamo all’impostazione strategica e seguiamo anche gli sviluppi applicativi.
Siamo per i nostri clienti, che spesso ci considerano come una risorsa interna e parte della loro struttura.
Gestione del Rischio Aziendale
Generalmente la figura professionale più indicata è quella di un di un Tributarista.
Il nostro pensiero sulla crisi d’impresa
La figura del “professionista della crisi” sta diventando cruciale per le imprese che intendono avvalersi dei vari strumenti di risanamento oggi disponibili. Dal Piano Attestato agli Accordi di Ristrutturazione fino alle nuove tipologie di Concordato, sia giudiziale che stragiudiziale, con la maggiore necessità di un sostegno dalle banche per uscire dalla crisi, che ad oggi non avviene.
Il professionista deve avere un preparazione professionale, appositamente specifica, dedicata prevalentemente, se non esclusivamente, ad una materia che va assumendo sempre maggiori profili di complessità, anche nei rapporti con i naturali interlocutori, come il sistema bancario e soprattutto quello giudiziario, vedi Guardia di Finanza, Agenzia delle Entrate, Procura della Repubblica.
Un focus sui complessi meccanismi che regolano il sostegno finanziario alle imprese in difficoltà, che ha preso in esame il ruolo cruciale svolto dai professionisti chiamati a prendere per mano quegli imprenditori in crisi, ma che hanno ancora i numeri, la voglia e la trasparenza necessaria per intraprendere un corretto percorso di ristrutturazione.
La prima decisione che l’imprenditore deve prendere, è capire quando e se ha senso pensare a un percorso di turn around aziendale che parta dalla predisposizione di un piano industriale e che sia accompagnato da un’adeguata pianificazione dei flussi finanziari attesi, a beneficio di coloro che sono chiamati a sostenere l’impresa in una ristrutturazione finanziaria. Una decisione che può prendere solo lui, ma che non può dipendere solo da valutazioni psicologiche ed emotive.
La decisione, se proseguire o meno con l’attività, è prima di tutto dell’imprenditore, che in questa delicata fase può essere adeguatamente assistito da professionisti, con una specifica formazione sulle tematiche attinenti la crisi d’impresa.
Devono essere figure preparate e competenti, in grado di eseguire una stima delle reali prospettive di mercato e dei costi generati dalle due alternative, in modo da avere dati concreti per valutare le possibilità di successo.
L’imprenditore deve porgere molta attenzione nello scegliere la figura professionale al quale si rivolge, infatti come esposto prima, oggi la grande maggioranza dei professionisti, qualunque essi siano, hanno competenze multi tematiche.
Ristrutturazioni aziendali? Parliamone!
SCELTE STRATEGICHE PER LA CONSULENZA TRIBUTARIA
Gli obiettivi che ci poniamo rispetto ai nostri clienti sono raggiungibili grazie a un network interpersonale che, pur nelle specifiche competenze, opera con modalità integrate e continui interscambi per ogni singola attività. Il grado e il modo del nostro operato e coinvolgimento dipendono dalle esigenze e organizzazione di ciascun cliente.
La multidisciplinarietà dello staff dello studio Manetti garantisce una competenza trasversale e all’avanguardia in diversi campi come in materia di consulenza tributaria.
Operiamo scelte strategiche in ambito di consulenza tributaria, sia per operazioni ordinarie che straordinarie, come fusioni, scissioni e trasformazioni, da utilizzare in base alle esigenze del cliente. Ma non ci limitiamo a questo.
CONSULENZA STRATEGICA D’IMPRESA
Attraverso la competenza dei professionisti, lo studio è in grado di offrire un valido supporto all’imprenditore per definire le migliori strategie d’impresa, in special modo in riferimento ad operazioni straordinarie, ristrutturazione, crisi d’impresa, e così via.
Eseguire una Business e Operational Due Diligence, attraverso una diagnosi della situazione attuale, integrata con le informazioni sulle evoluzioni previste, identificandone le possibili aree di ottimizzazione ed il conseguente Piano di Intervento, quantificandone i relativi investimenti, costi e benefici.
RISTRUTTURAZIONI AZIENDALI E CRISI D’IMPRESA
Lo Studio Manetti offre attività di consulenza specifica riguardante sia le procedure pre-fallimentari che fallimentari con l’ausilio di partner specifici per ogni singola materia. In particolar modo, i professionisti dello studio hanno svolto e svolgono l’attività di supporto a fianco dell’imprenditore in crisi che accede a una procedura concorsuale o stragiudiziale o di esperto per le attestazioni richieste dagli art. 67, 161, 182 bis della l.f.
Lo studio opera sia nella predisposizione del piano e degli accordi connessi che nella conduzione delle trattative con i fornitori e gli istituti bancari, oltre che nella redazione delle attestazioni previste obbligatoriamente dalla legge in qualità di esperto.
Lo studio ha acquisito particolari competenze anche in tema di ristrutturazioni aziendali. La procedura di ristrutturazione aziendale prende le mosse da una valutazione preliminare dell’esistenza o meno dei presupposti per un risanamento aziendale. Dopo questo primo passo è necessario individuare le cause del dissesto, per ricondurre l’azienda a un equilibrio economico e finanziario.
Test di autodiagnosi per la composizione negoziata della crisi d’impresa
Il quoziente indica il numero di anni entro i quali è ragionevole attendersi il ripianamento della esposizione. Il test pratico per la verifica della ragionevole perseguibilità del risanamento, accessibile da parte dell’imprenditore e dei professionisti dallo stesso incaricati, è disponibile sul sito www.composizionenegoziata.camcom.it
In attuazione del D.L. 24 agosto 2021, n. 118, convertito con modificazioni dalla legge 21 ottobre 2021 n. 147, riguardante “Misure urgenti in materia di crisi d’impresa e di risanamento aziendale, nonché ulteriori misure urgenti in materia di giustizia”, è stato pubblicato il Decreto Dirigenziale del Ministero della Giustizia del 28 settembre 2021 che riporta in allegato il test pratico per la verifica della perseguibilità del risanamento e la check-list per la redazione del piano. Il test ha lo scopo di consentire una prima valutazione in merito alla complessità del processo di risanamento e si fonda sul rapporto fra il debito che deve essere oggetto di ristrutturazione e i flussi finanziari liberi a servizio del suo rimborso.
Si tratta di una valutazione preliminare e potrebbe rivelarsi utile costruire l’indice in una fase preliminare, prima di redigere il piano, per poi confrontarlo con quello ricalcolato alla luce delle manovre del piano, in modo da renderne più percepibile l’effetto e la conseguente priorità.
L’accuratezza dell’indicatore diventa essenziale per le prospettive di risanamento, l’invasività dei correttivi e il quadro di risoluzione della crisi da adottare. Il test, quindi, è volto a consentire una valutazione preliminare della complessità del risanamento attraverso il rapporto tra l’entità del debito che deve essere ristrutturato e quella dei flussi finanziari liberi che possono essere posti annualmente al suo servizio.
Il numeratore va costruito come somma algebrica dei seguenti addendi:
debito scaduto (di cui relativo ad iscrizioni a ruolo)
+ debito riscadenziato o oggetto di moratorie
+ linee di credito bancarie utilizzate delle quali non ci si attende il rinnovo
+ rate di mutui e finanziamenti in scadenza nei successivi 2 anni
+ investimenti relativi alle iniziative industriali che si intendono adottare
– ammontare delle risorse ritraibili dalla dismissione di cespiti (immobili, partecipazioni, impianti e macchinario) o rami di azienda compatibili con il fabbisogno industriale
– nuovi conferimenti e finanziamenti, anche postergati, previsti
– stima dell’eventuale margine operativo netto negativo nel primo anno, comprensivo dei componenti non ricorrenti.
I flussi annui al servizio del debito che la gestione dell’impresa è mediamente in grado di generare a regime, prescindendo dalle eventuali iniziative industriali, (denominatore del rapporto) sono pari a:
– stima del Margine Operativo Lordo prospettico normalizzato annuo, prima delle componenti non ricorrenti, a regime
– (meno) investimenti di mantenimento annui a regim
– (meno) imposte sul reddito annue che dovranno essere assolte.
Massimo Manetti Tributarista