Società chiusa : l’amministratore può rispondere dei debiti fiscali?
L’ex amministratore della Srl potrebbe non dovere rispondere dei debiti fiscali della società estinta. In tema di accertamento, laddove manchi un atto motivato che accerta la responsabilità dell’ex amministratore di una società di capitali estinta sulla base degli specifici elementi indicati dall’art, 36 D.P.R. 602/1973, è, infatti, illegittimo l’avviso di accertamento che si limiti a contestarne la responsabilità diretta per il mancato pagamento delle imposte dovute da detta società, trattandosi di obbligazione propria ex lege, avente natura civilistica e non tributaria, che trova fondamento sulla violazione degli artt. 1176 e 1218 c.c..
E’ quanto stabilito dalla Corte di cassazione che, con l’ordinanza n. 25530 del 21 settembre 2021, ha accolto il ricorso di un consulente fiscale accusato di aver ideato la frode per evadere l’Ires.
Il manager con ricorso chiedeva di annullare la decisione con la quale la Ctr lo aveva condannato a versare i balzelli evasi dalla persona giuridica.
Difesa accolta dalla sezione tributaria. Per i Supremi giudici, la particolare ipotesi di responsabilità posta dall’art. 36 del Dpr n. 602/73 a carico di liquidatori, amministratori e soci di società in liquidazione, è infatti una particolare ipotesi di responsabilità per obbligazione propria ex lege, ed ha natura civilistica e non tributaria, in quanto trova il suo fondamento in un credito civilistico fondato sulla violazione degli artt. 1176 e 1218 c.c., non ponendo detta norma alcuna coobbligazione di debiti tributari a carico
di tali soggetti.
E’ stata, quindi, esclusa una responsabilità diretta dell’ex amministratore per le obbligazioni tributarie della società.